La Quaresima, noi e la pace: ognuno può fare qualcosa. Nel mercoledì delle ceneri la Chiesa ci ricordava che «polvere sei e in polvere tornerai». Ma questo non cambia il fatto che il cristiano è un uomo sospeso tra cielo e terra, un uomo che non riesce a starsene a casa con le mani in mano. «Lo trovi accanto ai poveri perché siano meno poveri, agli infelici perché siano meno infelici. Sa che tutte le ricchezze del mondo messe insieme non potranno mai saziare il suo cuore, immenso come Dio. Soffre il cristiano per le ingiustizie e gli affanni altrui? Certo, e tanto. Una sofferenza impastata di misteriosa gioia che non lo deprimono ma lo spingono a correre in aiuto del fratello bisognoso e solo. È solo una piccola cosa, gridano gli ingenui. Non serve a niente, gli fanno eco gli accidiosi. È vero, sono gesti piccoli ma indispensabili. Se troverò il coraggio di fare pace con il mio vicino, avrò messo nel ventre della terra un cuneo che ne spaccherà la roccia. Iniziamo. Quando? Adesso. Così, semplicemente», scrive in un commento don Maurizio Patriciello. «Quaresima vuol dire speranza, futuro, gioia di ricominciare. Quaresima è profondo desiderio di pulito, di vita. "Se ognuno fa qualcosa, qualcosa di bello succederà" diceva il beato Pino Puglisi. Io ci credo. Buona Quaresima». (Don Maurizio Praticiello, commento dalla Voce dei Berici) |
UN PANE PER L’AMOR DI DIO
Per una quaresima di fraternità. La nostra Unità Pastorale sosterrà il progetto “Afghanistan: sostegno ad una Rete di Centri di apprendimento per giovani donne afgane”. |
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