UNITA' PASTORALE ARCOLE-GAZZOLO
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PIANO PASTORALE UNITARIO
''Per un incontro
​che cambia la vita''
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ANNO PASTORALE 2025 - 2026
"Una comunità che sa accogliere".
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Programma pastorale
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Venite e vedrete (Gv. 1,39)
Costruire una comunità che fa sentire tutti a casa in modo naturale, una comunità il cui modo di essere aperto, sorridente e accogliente trasmette senza parole un invito leggero ma attraente, come quello che quel giorno Gesù rivolse ad Andrea e all’altro discepolo.

Orario celebrazioni
Parrocchia S. Giorgio Arcole
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​SABATO ore 19.00
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DOMENICA ore 9.30

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LUNEDI’ 3 NOVEMBRE ore 19:00: Micheletti Tullio e fam., suor Gustava, suor Maria, suor Lucia, Ta diello Severino e fam., Mincuzzi Mattia e fam., Nuvolara Rino, Renato, Mariuccia, Sergio, Giovanna, Anna, Piero, Edda, Castegnato Giuseppe, def. Fam. Contini Flavio, Giuseppe, Maria, Gianesini Pasquale e Side, Castellani Renzo, Mori Maria e Pietro;

VENERDI’ 7 NOVEMBRE ore 8:30: def. Cacciatori. Dopo la Santa Messa Adorazione Eucaristica;

SABATO 8 NOVEMBRE ore 19:00: Ferraro Aurelio, Bagolin Clara, def. Roggero, Rensi Adelia e Umber to, Peruzzi Flora e Mario, Marcelli Flami e Severino, Billo Emma e Salvatore;

DOMENICA 9 NOVEMBRE ore 9:30: Braggio Francesco.



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Parrocchia S. Bartolomeo Gazzolo

​SABATO ore 17,30
DOMENICA ore 11.15

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MARTEDI’ 4 NOVEMBRE ore 19:00: Bresciani Ferruccio, Piva Lauretta, Sacerdoti e religiosi defunti;

MERCOLEDI’ 5 NOVEMBRE ore 20:30: adorazione con meditazione della Parola di Dio;

GIOVEDI’ 6 NOVEMBRE ore 8:30: sec. Int. Off., Polidoro Umberto, Meneghini Silvia, Spagnolo Oreste, Canazza Dina, Roggero Dario;

SABATO 8 NOVEMBRE ore 17:30: Bosetto Daniele, Luigi, Maria, Santin Matilde e fam. def., Bran co Luigina e fam. def., Cerboni Emanuele (classe 1962), Incontro Francesca, Luigi, Canazza Claudia, Padoan Gemma, Bà Angelo e fam. def., Zorzi Guido (ann.), Marino, Giovanni, Anna;

DOMENICA 9 NOVEMBRE ore 11:15: Rinaldi Giovanni, Adelino, Molon Ines, padre Giuseppe, Gio vanni, Campana Gregorio, Paganin Nella e fam. def., Ferretto Debora, Repele Egidio, def. Fam. Barbieri.
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Domenica XXXI T.O. - anno C
Non aspettare che non ci sia più! Prendersi cura delle relazioni.

Fragili e finiti.
Una sedia vuota, un nome che non pronunciamo più, uno sguardo che non incrocia più il nostro…sono legami che si spezzano. Sono tagli accompagnati dal pianto. Un momento a cui non vorremmo mai arrivare. Eppure, sappiamo fin dall’inizio che arriverà la fine. 
Il nostro desiderio, quando viviamo una relazione importante e significativa, è che quella conclusione non arrivi mai. Stranamente, non ci fermiamo a pensare che prima o poi quel legame terreno finirà. Forse se considerassimo più spesso questa realtà inevitabile, vivremmo le relazioni in modo diverso. 
Siamo fatti di una carne che si corrompe. Prima o poi finiamo. Siamo fragili e finiti. Non è un dramma o una vergogna, ma una richiesta: la vita chiede cura. Se siamo così, vuol dire che dobbiamo prenderci cura della nostra vita e di quella degli altri. Se le relazioni non sono per sempre, vuol dire che dobbiamo coltivarle finché ci sono. Ciò che finisce non può essere dato per scontato: è come qualcosa di prezioso che vogliamo trattenere finché c’è. Eppure, non sempre guardiamo alla vita ricordandoci che non è un dono scontato.

Porte.
È probabile che non sperimentiamo mai la nostra morte, vediamo più che altro la morte degli altri, e già questo porta dolore e sgomento. Ma è anche vero che in tanti momenti ci sentiamo morire, quasi come se fosse un’anticipazione di quell’ultimo momento. Ci sentiamo morire quando qualcuno ci fa soffrire, ci sentiamo morire quando abbiamo paura di non farcela, ci sentiamo morire quando la solitudine è l’unica nostra compagnia. Eppure, ce l’abbiamo fatta, quelle morti le abbiamo affrontate e superate. Sì, perché la morte non è mai l’ultima parola! 
La morte, e anche le piccole grandi morti che sperimentiamo nella vita, sono soltanto porte. Ci sembrava di morire, ma la vita è andata avanti, così alla fine, la nostra morte sarà una porta che si spalanca su un mistero che conosciamo solo per fede. Con il nostro battesimo è iniziata la vita eterna che deve passare necessariamente attraverso il disfacimento del nostro copro mortale, fatto di carne che si consuma.
Il Signore conosce bene il dolore di questo passaggio, il dolore che accompagna i legami che si spezzano. Per questo ci ha promesso di asciugare ogni lacrima e di preparare per noi una festa in cui potremo ritrovarci (Is 25,6.8).

Cura.
Mettermi davanti alla mia morte, vuol dire allora rendermi conto di cosa ne sto facendo della vita. Siamo tutti vulnerabili e finiti, possiamo essere feriti e colpiti a morte. La qualità della nostra vita dipende allora da questa decisione: cosa voglio farne della vulnerabilità del fratello che mi sta davanti? Posso approfittarne, essere indifferente o prendermene cura! E il primo fratello che ha bisogno di cura sono sempre io stesso. La cura che le relazioni ci domandano è quella dei gesti ordinari, proprio come ci ricorda il testo del Vangelo di Matteo (Mt 25,31-46): si tratta di guardarsi intorno e di capire di cosa c’è bisogno. Di cosa ha bisogno chi mi sta accanto? 
Quando Caravaggio dipinge le Sette opere di misericordia, ne aggiunge una in più rispetto al testo di Matteo, dipinge anche il seppellire i morti, perché nella Napoli del Seicento flagellata dalla peste, guardandosi intorno, era proprio quello di cui c’era bisogno.
La morte è una luce che dal fondo rischiara la vita e ci ricorda di prenderci cura del più piccolo, ricordandoci che a volte il più piccolo, quello di cui devo prendermi cura, sono proprio io.. 

                                        don Gaetano Piccolo
parola della domenica
Foglio Avvisi dal
2 NOVEMBRE 2025
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Orari Segreteria:
​Giovedì e Venerdì 
16.30-18.30
 AVVISO BATTESIMI 2026
Scrivere a: [email protected] 

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IN CAMMINO VERSO LA NUOVA UNITA' PASTORALE
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sintesi del cammino
Indicazioni emerse dall'Assemblea diocesana del 20 settembre 2025, riguardo alle Unità pastorali e alle Collaborazioni pastorali.
Come Chiesa diocesana vogliamo continuare il cammino di condivisione tra parrocchie riunite nelle unità pastorali. Verranno date alcune indicazioni, ma invito a creare occasioni per quel cambio di mentalità che ho richiamato sopra. Senza questo cambio di mentalità per una Chiesa sinodale e missionaria le nostre riforme resteranno soltanto interventi esteriori, puramente organizzative ma prive di un’anima. Lo ricordo con le parole di Papa Leone pronunciate proprio ieri sera nell’Assemblea diocesana di Roma. «Si tratta anzitutto di lavorare per la partecipazione attiva di tutti alla vita della Chiesa. A questo proposito, uno strumento per incrementare la visione di Chiesa sinodale e missionaria è quello degli organismi di partecipazione. Essi aiutano il Popolo di Dio a esercitare pienamente la sua identità battesimale, rafforzano il legame tra i ministri ordinati e la comunità e guidano il processo che va dal discernimento comunitario alle decisioni pastorali. Per questo motivo vi invito a rafforzare la formazione degli organismi di partecipazione e, a livello parrocchiale [per noi: le parrocchie nell’unità pastorale], a verificare i passi fatti fino ad ora o, laddove tali organismi mancassero, di comprendere quali sono le resistenze, per poterle superare» (19 settembre 2025).
Anche laddove si rende necessario ripensare la struttura giuridica di parrocchie piccole per organizzarle in una realtà più grande con degli accorpamenti, si colga l’occasione per un coinvolgimento ampio delle famiglie, dei giovani e dei ragazzi per comprendere insieme qual è il bene della comunità e quali sono gli strumenti e le esperienze più efficaci per condurre alla ricerca di Dio. Sembra urgente anche per noi «impostare una pastorale solidale, empatica, discreta, non giudicante, che sa accogliere tutti, e proporre percorsi il più possibile personalizzati, adatti alle diverse situazioni di vita dei destinatari» (Ibid.).

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PERCORSO DIOCESANO PER L'ANNO PASTORALE 2025-2026
OBIETTIVI        - Arrivare a costituire in ogni UP il CPU quale primo e fondamentale segno e strumento della comunione e della corresponsabilità dell'UP.
                          - Presenza nelle UP di un Gruppo Ministeriale per ciascuna comunità, formato da 3-4 persone debitamente formate ed inviate dal Vescovo, per il servizio di animazione e cura di                              ciascuna comunità.
                          - Nelle UP allargate che prevedono l'opportunità di unione in un'unica UP, il Vescovo, sentiti i presbiteri delle due UP, è chiamato a nominare un prete coordinatore della nuova                                  UP e, allo stesso tempo viene raccomandato di scegliere con opportuno processo il nome dell'UP, oltre al santo o ai santi patroni.
                          - Favorire una sempre maggiore attenzione alla formazione delle fraternità presbiterali e alle forme di vita comune tra i preti, quale esempio di comunione e di fraternità.

AZIONI              - Revisione degli statuti degli organismi di partecipazione, quali il CPU.
                          - Azione dei Gruppi Ministeriali accompagnata dall'equipe diocesana GM e ministeri Istituiti accompagnati dalla Commissione Diocesana dei Ministeri istituiti.
                          - Coinvolgimento dei facilitatori pastorali, aiutati da alcuni coordinatori per favorire il proseguimento del processo sinodale, con il metodo adottato negli incontri vicariali della                                      "conversione dello spirito", per favorire la partecipazione e l'apporto di tutti.

TEMPI                - A a partire dal mese di febbraio 2026 programmazione di due momenti di incontro con ciascuna UP, con lo scopo di offrire strumenti operativi per un'efficace processo di                                         partecipazione e fornire indicazioni per favorire la ministerialità nelle varie UP.
                           - Previsione di un Assemblea sinodale per il mese di giugno 2026, al fine di comprendere i passi compiuti e individuare le scelte ulteriori che si renderanno necessarie.

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Unita' Pastorale
​ARCOLE-GAZZOLO
Via Abazzea, 14
​37040 Arcole (VR)
Tel. 0457635029
mail ​[email protected]
prima pubblicazione
28 novembre 2019

ultimo aggiornamento
2 NOVEMBRE 2025

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