ALLA TUA PRESENZA SIGNORE Maria, tu porta dell’Avvento, signora del silenzio, sei chiara come aurora, in cuore hai la Parola. Beata, che hai creduto! Maria, tu strada del Signore, maestra nel pregare, fanciulla dell’attesa, il Verbo in te riposa. Beata, che hai creduto! Maria, tu madre del Messia, per noi dimora sua, sei arca d’alleanza, in te Dio è presenza. Beata, che hai creduto! |
IN ASCOLTO DELLA PAROLA Dal Secondo libro di Samuele (2Sam 7, 1-2.4-5.8-10.11b) Il re, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: «Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Ora dunque dirai al mio servo Davide: Così dice il Signore degli eserciti: «Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa»». |
CHE COSA VUOI DIRCI, SIGNORE? La tentazione di chiuderci nelle nostre sicurezze è sempre in agguato. E quale sicurezza può essere più ferrea di quella di “costruire una casa a Dio”? Una casa che ti faccia stare al sicuro ma che soprattutto faccia stare al sicuro me. Già, perché se sarò io a costruirtela, saprò perfettamente com’è fatta, e sarà talmente bella che tutti i popoli non potranno che riconoscere il tuo popolo come il più grande”. Ma, il Signore rovescia le prospettive umane e attraverso “Natan” ci dice “Non temere!” e lascia intendere che Dio ci sta costruendo la casa, perché non abbiamo da dormire fuori, perché possiamo avere un riparo sulla testa con la calura estiva, perché possiamo essere protetti dalle intemperie. E lo fa semplicemente donando alla storia umana il Figlio. Allora, cosa trarre da questa parola? La prima grande consapevolezza è di essere amati da Dio, indipendentemente da come siamo. Ed è talmente vero che il Figlio si è fatto carne accanto alle nostre debolezze, per mezzo di Maria. La seconda è che la casa, la sicurezza, la serenità viene dal Signore, non dall’uomo, che al massimo può affidarsi e cooperare con Dio. La terza è che… beh… se noi siamo amati da Dio, non potremmo non amarci a nostra volta. E questo amore per noi stessi è a volte molto difficoltoso. |
IN QUESTA SETTIMANA VIVIAMO …
Aiutiamo una famiglia in difficoltà a pagare affitto o bollette, semmai collaborando con chi la sta già sostenendo.
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