Sabato 15 Giugno i nostri ragazzi delle medie inizieranno
l’esperienza del campo-scuola a Campofontana. Accompagniamo con la preghiera i nostri ragazzi, gli animatori e tutti coloro che si sono adoperati per la cura del tempo e degli spazi per questa settimana di condivisione e di amicizia con il Signore Gesù. |
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Orario Sante Messe
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X domenica del T.O. - anno B
Da dove è spuntato? Le dinamiche del male che è in noi.
Il male intorno a noi.
L’esperienza del male accompagna la nostra esistenza. Siamo portati a vedere il male intorno a noi, nei comportamenti che altri hanno nei nostri confronti, nelle dinamiche malate dei luoghi che frequentiamo, nelle logiche di potere di cui spesso siamo vittime.
Il male dentro di noi.
Le letture di questa domenica vogliono però interrogarci personalmente, affinché prendiamo consapevolezza del male che è dentro di noi. Il male infatti è subdolo, si insinua dentro i nostri pensieri e dentro il nostro modo di agire senza che ce ne rendiamo conto. Forse anche per questo nel racconto biblico assume le sembianze di un serpente strisciante, che non si capisce bene da dove sia arrivato. La Bibbia infatti ci presenta il male come qualcosa che c’è e non si interroga sulla sua origine. Il male appartiene alla realtà umana e noi dobbiamo imparare a farci i conti, per questo dobbiamo essere prudenti e vigilanti. Il male infatti ci illude per poi farci morire. Non a caso il testo di Gen 3 gioca sull’assonanza tra l’aggettivo astuto (in ebraico arum), attribuito al serpente, e il termine usato per indicare che l’uomo e la donna si accorgeranno di essere nudi (arummim) dopo il peccato.
Responsabilità.
Quando ci sentiamo braccati e messi di fronte alla nostra responsabilità, di solito ci difendiamo e questa difesa si traduce generalmente nel tentativo di far ricadere la colpa su qualcun altro: la donna che tu mi hai messo accanto; il serpente mi ha ingannato… sembra che la colpa non sia mai nostra, facciamo fatica a riconoscere che siamo noi o anche noi i responsabili di quelle azioni.
Stare fuori.
Il Vangelo di Marco ci aiuta a riconoscere la logica di Gesù che è opposta a quella del serpente: Gesù è fuori di sé, nel senso letterale di una vita che è sempre per altri e mai ripiegata su se stessa. È qui che ci rendiamo conto della logica che stiamo seguendo: se sei sempre alla ricerca del tuo interesse a scapito degli altri, allora stai seguendo la logica di Satana; se sei disposto a perdere la vita per amore degli altri, allora stai seguendo la logica di Cristo. Il male cercherà di ingannarti, di farti credere che sei un perdente, addirittura, come fanno gli scribi in questo testo del Vangelo di Marco, ti accuseranno di essere proprio tu il cattivo, proveranno a interpretare in maniera faziosa i tuoi gesti e le tue parole. Per questo è importante ritornare alla domanda che Dio rivolge ad Adamo: dove sei?
Lasciarsi salvare.
La tentazione più grande da cui dobbiamo difenderci è comunque quella di rifiutare l’azione di Dio nella nostra vita: è il peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato non potrà essere perdonato nel senso che Dio non può salvarci se noi non lo vogliamo. Bestemmiare contro lo Spirito Santo vuol dire chiudersi all’amore. Reagiamo allora aprendoci sempre di più alla vita, usciamo da noi stessi, evitiamo di nasconderci e lasciamoci amare!
(Don Gaetano Piccolo)
Il male intorno a noi.
L’esperienza del male accompagna la nostra esistenza. Siamo portati a vedere il male intorno a noi, nei comportamenti che altri hanno nei nostri confronti, nelle dinamiche malate dei luoghi che frequentiamo, nelle logiche di potere di cui spesso siamo vittime.
Il male dentro di noi.
Le letture di questa domenica vogliono però interrogarci personalmente, affinché prendiamo consapevolezza del male che è dentro di noi. Il male infatti è subdolo, si insinua dentro i nostri pensieri e dentro il nostro modo di agire senza che ce ne rendiamo conto. Forse anche per questo nel racconto biblico assume le sembianze di un serpente strisciante, che non si capisce bene da dove sia arrivato. La Bibbia infatti ci presenta il male come qualcosa che c’è e non si interroga sulla sua origine. Il male appartiene alla realtà umana e noi dobbiamo imparare a farci i conti, per questo dobbiamo essere prudenti e vigilanti. Il male infatti ci illude per poi farci morire. Non a caso il testo di Gen 3 gioca sull’assonanza tra l’aggettivo astuto (in ebraico arum), attribuito al serpente, e il termine usato per indicare che l’uomo e la donna si accorgeranno di essere nudi (arummim) dopo il peccato.
Responsabilità.
Quando ci sentiamo braccati e messi di fronte alla nostra responsabilità, di solito ci difendiamo e questa difesa si traduce generalmente nel tentativo di far ricadere la colpa su qualcun altro: la donna che tu mi hai messo accanto; il serpente mi ha ingannato… sembra che la colpa non sia mai nostra, facciamo fatica a riconoscere che siamo noi o anche noi i responsabili di quelle azioni.
Stare fuori.
Il Vangelo di Marco ci aiuta a riconoscere la logica di Gesù che è opposta a quella del serpente: Gesù è fuori di sé, nel senso letterale di una vita che è sempre per altri e mai ripiegata su se stessa. È qui che ci rendiamo conto della logica che stiamo seguendo: se sei sempre alla ricerca del tuo interesse a scapito degli altri, allora stai seguendo la logica di Satana; se sei disposto a perdere la vita per amore degli altri, allora stai seguendo la logica di Cristo. Il male cercherà di ingannarti, di farti credere che sei un perdente, addirittura, come fanno gli scribi in questo testo del Vangelo di Marco, ti accuseranno di essere proprio tu il cattivo, proveranno a interpretare in maniera faziosa i tuoi gesti e le tue parole. Per questo è importante ritornare alla domanda che Dio rivolge ad Adamo: dove sei?
Lasciarsi salvare.
La tentazione più grande da cui dobbiamo difenderci è comunque quella di rifiutare l’azione di Dio nella nostra vita: è il peccato contro lo Spirito Santo. Questo peccato non potrà essere perdonato nel senso che Dio non può salvarci se noi non lo vogliamo. Bestemmiare contro lo Spirito Santo vuol dire chiudersi all’amore. Reagiamo allora aprendoci sempre di più alla vita, usciamo da noi stessi, evitiamo di nasconderci e lasciamoci amare!
(Don Gaetano Piccolo)
Foglio Avvisi del
9 GIUGNO 2024 Telefono Canonica: 0457635029
(Negli orari di segreteria) Segreteria in canonica ad Arcole Venerdì dalle 16 .30 alle 18.30 Confessioni a Arcole il venerdì dalle 17 alle 18 Gazzolo il sabato ore 16.30 (o su appuntamento) MAIL PER COMUNICAZIONI E AVVISI [email protected] Da domenica 16 giugno a domenica 31 agosto, il Foglio Avvisi sarà bisettimanale. Conseguentemente l’inserimento degli avvisi e delle ufficiature devono pervenire con due settimane di anticipo. Ringraziando della comprensione auguriamo un buon periodo estivo. Gli ammalati che desiderassero ricevere una visita e la comunione a casa, lo comunichino via e-mail: [email protected] oppure il venerdì dalle 16:30 alle 18:30, chiamando il numero della canonica di Arcole: 045763502 |
AVVISI PER LA SETTIMANA Preparazione Grest Arcole: 12, 18, 26 giugno ore 21.00; Lunedì 10 ore 20:45 sala Miani a Gazzolo: riunione per i genitori degli iscritti ai campi di Giugno (15-22 e 22-29 Giugno); Lunedì 10 Ore 20.30 in oratorio ad Arcole: Cuochi dei campiscuola; Giovedì 13 Giugno ore 20:00: serata conviviale di fine anno catechisti e Animatori ACR; Venerdì 14 Giugno: coordinamento coppie battesimi Up AVZ. |
DA QUANTO INDICATO DALLE ASSEMBLEE
sono in fase di verifica le disponibilità per la costituzione dei due gruppi ministeriali.
sono in fase di verifica le disponibilità per la costituzione dei due gruppi ministeriali.
CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA
Parrocchia S. Giorgio Arcole
LUNEDI’ 10 GIUGNO ore 19.00: Marin Gaetano e fam., Rezzadori Osanna e fam., Giuselli Maria Grazia; |
Parrocchia S. Bartolomeo Gazzolo
MARTEDI’ 11 GIUGNO ore 19:00: 20° Faccioli Nicola, Rinaldi Luigi, Teresa, Gelsomina, Clementina, Silvia, Cesare, Bon Odilla, Pelizzari Antonio, Marzioli Giuseppe; Linzi Mariateresa e fam; |
IL CAMMINO SINODALE NELLA NOSTRA COMUNITA'
QUANTO EMERSO DALLE ASSEMBLEE PARROCCHIALI
Un sentimento di timore
legato all’incertezza per una prospettiva molto diversa rispetto alle abitudini consolidate negli anni e la paura di perdere quanto si è vissuto sinora |
La necessità di aprirsi
alla fiducia e al sostegno dell’azione di Dio, con la speranza di costruire comunità più aperte ed accoglienti |
AAH
INFORMAZIONI, INIZIATIVE ED APPUNTAMENTI
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